G. Cripino, Faster Insulin Aspart

L’ottimizzazione della terapia insulinica è da sempre una delle maggiori sfide per il raggiungimento dei target glicemici non solo per il Diabete di tipo 1 (T1DM), ma anche per il Diabete di tipo 2 (T2DM).

Sin dalla commercializzazione delle prime insuline di sintesi, infatti, si è sempre cercato di ottenere delle formulazioni che mimassero la produzione fisiologica pancreatica al fine di avere, da una parte, una insulinizzazione basale per coprire il fabbisogno a digiuno e, dall’altra, dei picchi insulinemici per contenere l’incremento della glicemia post prandiale (PPG).

A partire dagli anni ‘90, finalmente,  abbiamo avuto a disposizione le prime formulazioni di analoghi dell’insulina umana modificati e prodotti con la tecnologia del DNA ricombinante.

Queste molecole, grazie a delle piccole modifiche della struttura proteica primaria, riuscirono a superare quelle che all’epoca erano considerate le maggiori barriere per l’ottimizzazione della terapia insulinica stessa.

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Giuseppe Crispino – giucrispino@libero.it